Che differenza c'è tra un Franciacorta Satén e un Franciacorta Brut

La Franciacorta è uno dei più importanti vini spumanti italiani. Tra le sue varianti più conosciute ci sono il Satèn e il Brut. Queste due tipologie di Franciacorta differiscono tra loro in diversi aspetti, dalla composizione alle modalità di produzione.

Il Satèn è un vino spumante ottenuto esclusivamente da uve Chardonnay e/o Pinot Bianco. Questo vino è particolarmente apprezzato per la sua morbidezza e la sua cremosità, ottenuta grazie alla bassa pressione nella fase di spumantizzazione. Il nome Satèn deriva dalla trama setosa e delicata del vino. Il Satèn deve essere invecchiato almeno 24 mesi.

Il Brut, invece, è il Franciacorta più comune e diffuso. Questo spumante viene prodotto con una miscela di uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero. Rispetto al Satèn, il Brut ha una maggiore pressione nella fase di spumantizzazione, il che conferisce al vino una maggiore effervescenza e una minore morbidezza. Il termine "Brut" indica il livello di zucchero residuo nel vino, che deve essere inferiore a 12 grammi per litro.

In generale, il Satèn è un Franciacorta più morbido e delicato rispetto al Brut, con una maggiore cremosità e una minore effervescenza. Il Brut, d'altra parte, ha una maggiore freschezza e un gusto più deciso. Entrambi i vini sono perfetti per accompagnare aperitivi, antipasti e piatti di pesce. Tuttavia, il Satèn è considerato più adatto per accompagnare piatti delicati, mentre il Brut si abbina bene a piatti più strutturati e saporiti.

In definitiva, la scelta tra Satèn e Brut dipende dal gusto personale e dal tipo di piatto con cui si desidera accompagnare il vino. Entrambe le varianti sono ottime scelte per godere della pregiata qualità del Franciacorta, uno dei più apprezzati vini spumanti italiani.

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